Quando una situazione esterna suscita in noi una reazione emotiva, rabbia, ansia, paura, il nostro corpo subisce delle vistose e rapide modificazioni fisiologiche: il cuore batte forte, la pressione sale, il respiro si fa più veloce e profondo, diventiamo più attenti agli stimoli percettivi, i muscoli si fanno più reattivi. I disturbi psicosomatici sono caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che suggeriscono l'esistenza di un disturbo organico, i cui sintomi però non sono giustificati da una condizione medica. Tali disturbi sono dovuti a difficoltà di elaborazione psichica dell'emozione attraverso il pensiero.

 

Origine

Il meccanismo che sta alla base dei disturbi psicosomatici è la necessità delle emozioni di trovare uno sbocco, quando esse risultano troppo dolorose per poter essere sentite e vissute come tali. Tale modalità riduce la sua libertà di conoscere se stesso e la relazione affettiva con gli altri. Si assiste ad un fenomeno di scissione tra psiche e soma, dove gli affetti vengono confinati in un'esperienza unicamente somatica.

 

Come affrontarli

L’intervento immediato deve mirare a eliminare i sintomi, per recuperare una maggiore efficienza in campo sociale, lavorativo o scolastico e relazionale. L’attenzione alla sola sintomatologia somatica non è, tuttavia, sufficiente per sradicare i disturbi poiché il sintomo organico è solo una facciata di difesa dal problema “reale”. La maschera somatica del soggetto si è costruita a fronte di emozioni eccessivamente dolorose che non possono essere riconosciute, gestite e accettate in quanto difficilmente sostenibili ed elaborabili. La terapia avrà, dunque, il compito di guardare al soggetto come un individuo da accompagnare alla conoscenza di sé affinché sia in grado di trovare soluzioni più adeguate per migliorare la qualità della sua vita.